Briciole – Cabinet of Curiosities
Maledizioni, demoni, fantasmi e Guillermo del Toro (Ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn)
Se siete amanti di gloriose serie TV come Ai Confini della Realtà o Alfred Hitchcock presenta o di film come Creepshow e se avete letto fumetti come Tales from the Crypt o la serie Zio Tibia, questa nuova serie targata Netflix fa per voi.
Ideata e prodotta da un Guillermo del Toro in grande spolvero, uno che questo genere lo sa decisamente maneggiare, si tratta di una serie weird/horror/sci-fi antologica, di 8 episodi di circa un’ora ciascuno.
La veste grafica è spettacolare, con colori, costumi, scenografie e atmosfere calde, avvolgenti e ricercatissime che sanno trasportarti in altri decenni, cronologicamente ben definiti ma pur sempre avvolti da un alone fantastico senza tempo.
In generale, è esteticamente molto “fumettoso”, e anche la sigla e la parte introduttiva sono decisamente piacevoli.
Per gli amanti del Solitario di Providence, H.P. Lovecraft, 3 episodi sono decisamente ispirati o tratti da sue opere (compare anche Sua Oscurità Chtulhu!) ma un po’ in tutti gli episodi si respira il suo afflato, interpretato e declinato da 8 diversi registi.
Se vi capita di vederla di notte nel silenzio e a luci spente o soffuse, qualche salto sulla sedia, sempre che amiate il genere, è assicurato.
Atmosfere stranianti e inquietanti, orrori indicibili, maledizioni di streghe arse sul rogo, abomini giunti dalle profondità spaziali e Grandi Antichi risvegliati da sonni di eoni;
vi attendono tutti a braccia (ma anche ali o tentacoli…) aperte, insieme ad alcuni attori che non si vedevano da un po’ sugli schermi.
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