God of War: Ragnarok – le storie vere dei personaggi mitologici

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God of War: Ragnarok – le storie vere dei personaggi mitologici

Speciale God of War - Copertina

Visto che manca pochissimo all’uscita di God of War: Ragnarök, ho pensato di fare un piccolo ripasso sui personaggi mitologici che abbiamo già incontrato nel capitolo precedente, e vedere un po’ più nel dettaglio chi sono quelli che incontreremo in questo nuovo capitolo (almeno quelli che già sappiamo di incontrare).

In particolare vi voglio raccontare le storie originali di questi personaggi, capire chi erano per i norreni secoli fa e narrarvi questi racconti antichi mentre si preparano a vivere in una storia nuova.

Tranquilli, non ci sono spoiler perchè qui si parla delle versioni mitologiche, che spesso differiscono molto in carattere e storia rispetto ai personaggi del gioco, almeno quelli del 2018. Andate in pace.

God of War: Ragnarök

Iniziamo con alcuni dei personaggi che incontreremo in God of War: Ragnarök, giusto per capire a cosa stiamo andando incontro. Però ve lo dico, di Thor e Odino non parlo per un motivo molto semplice: ne’e posso più regà.

Sono ovunque, credo che ormai la maggior parte delle persone conosca Thor e Odino meglio dello Spirito Santo, quindi risparmio la spiegazione a me e a voi.

In ogni caso qui vi parlo di altri personaggi di God of War: Ragnarök, alcuni un po’ meno noti e altri direi quasi sconosciuti. Voilà la mitologia è servita.

Tyr

Illustrazione Tyr - God of War Ragnarok

Tyr è il più potente ma anche il più giudizioso degli dei, e per questo è sia il dio della guerra che quello della giustizia e del diritto. 

È figlio di un gigante ma fa parte dei Aesir e per loro sacrificherà un braccio; Odino infatti cercò di ingannare Fenrir dicendogli che lo avrebbero legato e lui, come prova di forza, si sarebbe dovuto liberare.

Fenrir, sospettando l’inganno, disse che si sarebbe lasciato legare solo se un dio avesse messo la mano fra le sue fauci in modo che, se lo avessero legato senza permettergli di liberarsi, lui gli avrebbe tranciato l’arto.

Tyr, di cui Fenrir si fidava, si offrì volontario, ma quando Odino legò il lupo con delle catene magiche indistruttibili, lui stacco la mano al dio della guerra e dichiarò vendetta ed eterna inimicizia verso gli Aesir.

Angrboda

Nei racconti di Snorri Sturluson è una delle gigantesse con cui Loki avrà dei figli, Hel, Jörmungandr e Fenrir, ma non si sa molto altro di lei.

Durlin

Durlin come nome non esiste nella mitologia norrena, ma forse si tratta del nano Durinn che, insieme a Dvalin (uno dei nani che forgiò la collana desiderata da Freyja), fu costretto a forgiare la spada magica Tyrfing, che i due poi maledirono per vedetta.

Nonostante la somiglianza del nome, potrebbe comunque trattarsi di un personaggio nuovo creato da Santa Monica.

Fenrir

Illustrazione Fenrir

Dopo essere stato legato e ingannato dagli dei Fenrir rimarrà su un’isola con una spada conficcata nel palato per impedirgli di mordere gli dei, sbavando tanto da creare un fiume con la sua saliva in attesa del Ragnarök

Quando i suoi figli Skǫll e Hati divoreranno l’uno il sole e l’altro la luna, arriverà la fine del mondo e le sue catene saranno sciolte, così sarà finalmente libero di vendicarsi; 

spalancherà le fauci tanto da toccare il suolo e il cielo con la bocca e correrà a combattere contro i suoi carcerieri.

Secondo la profezia sarà proprio Fenrir a divorare e sconfiggere Odino, ma subito dopo Viðarr, figlio del dio, lo trafiggerà con la sua spada e lo ucciderà. 

Questa sarà la morte del lupo, ma la vendetta di Fenrir sarà ormai compiuta.

God of War (2018)

E adesso, per chi volesse, un ripasso dei principali personaggi che abbiamo incontrato nel gioco, almeno quelli che hanno una controparte narrativamente ricca nella mitologia. Brok e Sindri ad esempio compaiono solo in un racconto, ma non si sa altro di loro.

Mímir

Illustrazione Mimir - God of War 2018

Alcuni sostengono che il gigante Mímir sia figlio di Bestla, la madre di Odino, ma è una leggenda antica e persa fra le nebbie antiche dell’origine del mondo.

Esiste però una certezza inoppugnabile sul gigante: è l’essere più saggio di tutti i regni, anche più di Odino stesso.

Mímir si trova in un luogo lontano e impervio, ovvero alle radici di Yggdrasil, l’albero del mondo. Qui egli custodisce una fonte magica e così potente da attirare le attenzioni del Padre di tutti in persona: la fonte della saggezza.

Il gigante che ne è il custode può attingere alla fonte quanto desidera, e per farlo utilizza il leggendario Gjallarhorn, che è, forse, lo stesso corno che Heimdallr userà per annunciare l’inizio del Ragnarök. 

Chiunque oltre a lui beva le acque della fonte acquisirà conoscenze superiori e indescrivibili, ma dovrà pagare un prezzo molto caro. Odino, ossessionato dal sapere, per un solo sorso dovette cedere un occhio.

E fu proprio Odino a trascinare Mímir in una faccenda assai mesta; durante la sanguinosa guerra fra Aesir e Vanir ci fu uno scambio di ostaggi per favorire una pace fra le due fazioni, e Odino degli Aesir decise di inviare Hœnir come consigliere insieme proprio a Mímir.

Hœnir però non era in grado di prendere alcuna decisione senza l’ausilio del saggio gigante, e per questo i Vanir, convinti di essere stati ingannati con un consigliere incapace, decisero di decapitare l’essere più sapiente di tutti e mondi e rimandare la sua testa mozzata a Odino.

Egli decise allora di rianimare con degli incantesimi il saggio Mímir e tenerlo con sé come consigliere personale. Non si sa quanto il gigante sia contento di questa sorte, ma sicuramente sappiamo che è abbastanza saggio da non disubbidire al suo nuovo, potentissimo padrone.

Finché Ragnarök non li separi.

Baldr

Illustrazione Baldr

Secondogenito di Odino e Frigg, divinità della benevolenza amato da tutti, con i suoi capelli candidi Baldr era considerato il più bello di tutti gli dei. 

Da tempo però il suo sonno era tormentato da visioni che preannunciavano la sua morte, e quando lo disse al padre egli si recò a Helheim dove con profonda tristezza vide che il regno dei morti si stava già preparando ad accogliere il figlio.

Non riuscendo a scoprire cosa avrebbe portato alla fine tragica del figlio, Frigg fece giurare a tutto ciò che esisteva di non far mai del male al bellissimo Baldr. 

Loki però, apparendole come una semplice donna mortale, ingannò Frigg e si fece dire che solo il vischio non aveva giurato, visto che la dea lo aveva ritenuto innocuo.

Così, quando ogni giorno gli dei erano soliti riunirsi e divertirsi lanciando ogni sorta di oggetto a Baldr che non poteva essere ferito da nulla, il dio dell’inganno si avvicinò a Hǫðr, fratello cieco di Baldr e per questo escluso dal gioco.

Loki gli disse che lo avrebbe aiutato nel lancio, ma gli mise nella mano una piantina di vischio che, unica debolezza del dio dai capelli come la neve, lo colpì e uccise, con immensa disperazione di tutti.

Quando Frigg supplicò Hel, sovrana di Helheim, di restituirle il figlio, lei disse che Baldr sarebbe tornato in vita se tutte le creature del mondo avessero pianto per la sua morte; ma una sola gigantessa si rifiutò di piangere per lui, e così egli non poté lasciare il regno dei morti.

Baldr tornerà però durante il Ragnarök per combattere al fianco degli altri dei, e posate le ceneri della battaglia che distruggerà tutti i regni sarà uno degli unici sopravvissuti che avrà il compito di rifondare il mondo. Almeno, così narrano le leggende.

Jörmungandr

Illustrazione Jormungandr

La “Serpe del Mondo” è uno dei figli Loki e Angrboda, fratello di Fenrir e Hel. 

Quando gli dei vennero a sapere dei tre fratelli Odino li convocò per capire come liberarsi di loro, visto che le profezie li indicavano come causa di futuri mali. 

Thor fu incaricato di relegare Jörmungandr nel profondo degli oceani dove crebbe a dismisura (tanto da poter avvolgere l’intero mondo con il suo corpo), e da allora i due divennero eterni rivali.

Ci sono alcuni racconti in cui la Serpe di Midgard e Thor si incontrano, ma il loro scontro finale avverrà durante il Ragnarök, quando Thor riuscirà a uccidere il suo eterno rivale; ma morirà, esattamente dopo nove passi, a causa del suo veleno. Nemici eterni, ormai pari alla fine di tutto.

Freyja

Njörd, dio Vanir del mare, per favorire la pace fra le due tribù divine decise di offrire come ostaggi i suoi due figli agli Aesir, ovvero Frey e Freyja.

Quest’ultima divenne la dea della bellezza, della seduzione, dell’amore e dell’oro, ma era anche un’abilissima veggente e dea della guerra e della morte.

Dal carattere indomabile e coraggioso, ma anche impulsivo e avventato, era vicina alla natura e agli animali e per questo vestiva spesso con abiti verdi e ricoperti di fiori, e aveva insegnato molti incantesimi Vanir a Odino. 

Il rapporto con Odino è perso in antichi racconti, frammenti di storie e versioni diverse; si narra che fosse la moglie del dio Óðr che lei tanto amava, ma che spesso partiva per lunghissimi viaggi lasciandola a piangere lacrime dorate in attesa del suo ritorno, e forse Óðr è un altro nome del potente Odino.

Freyja potrebbe quindi essere la stessa Frigg che nella tradizione norrena è la consorte del Padre di tutti: con Frigg condivide l’essere dea dell’amore e il piangere lacrime dorate, ma è difficile dire se siano davvero la stessa persona.

Illustrazione Freyja

Freyja è talmente potente da essere al pari di Odino in quanto a prestigio e importanza, infatti nel suo palazzo Fólkvangr si trova una sala chiamata Sessrúmnir, ovvero “dalle tante sedie”, in cui accoglie metà dei caduti in battaglia guidati dalle Valchirie, mentre l’altra metà si reca nel Valhalla di Odino.

Si narra che la sua volontà inarrestabile sia stata piegata una sola volta, a causa della sua passione sfrenata per la ricchezza e il lusso; Freyja è infatti tanto una temibile guerriera quanto una donna dedita ai piaceri del mondo.

Quando vide Brísingamen, una collana eccezionale che voleva a tutti i costi, accettò di giacere con i quattro nani che la stavano forgiando pur di ottenerla.

Ma, quando giungerà il Ragnarök, sarà una guerriera temibile e scenderà in battaglia con il suo carro trainato da due gatti dove il suo esercito e quello di Odino saranno uniti per combattere, e si ritroveranno alleati forse per la prima volta. Ma sicuramente per l’ultima.

I disegni che ho realizzato come copertine per questo articolo

Author

Cicala

Terza generazione in una famiglia di appassionati di cinema, figlia di un accanito lettore di fumetti che mi ha fatto giocare ad Halo ancor prima di insegnarmi a camminare, non avevo speranze. Leggo, gioco, vado al cinema e scrivo, poi se capita dormo. Lancio le mie opinioni nel vuoto di internet che tanto c’è di peggio in giro.

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